Corea del Sud, primo ministro e governo offrono le dimissioni dopo la sconfitta elettorale

Il partito conservatore, che guida l'esecutivo, ha subito una pesante sconfitta alle elezioni parlamentari

Il primo ministro e gli alti funzionari presidenziali della Corea del Sud si sono offerti di dimettersi in massa, secondo quanto riportato dai media, dopo che il partito conservatore al governo ha subito una pesante sconfitta alle elezioni parlamentari. I risultati delle elezioni di mercoledì hanno rappresentato un duro colpo politico per il presidente Yoon Suk Yeol, che ha visto allontanarsi il suo programma interno e ha dovuto affrontare un’offensiva politica sempre più intensa da parte dei suoi oppositori liberali durante i tre anni di mandato che gli restano.

Il primo ministro Han Duck-soo e i principali consiglieri di Yoon hanno presentato le loro dimissioni, come hanno riferito i media sudcoreani, tra cui l’agenzia di stampa Yonhap. L’ufficio di Yoon non ha confermato ufficialmente le notizie. In una conferenza stampa separata, il leader del People Power Party Han Dong-hoon ha dichiarato che si sarebbe dimesso anche lui per assumersi la responsabilità della sconfitta elettorale.

Con la maggior parte dei voti scrutinati, il principale partito di opposizione, il Partito Democratico, e il suo partito satellite, sembrano aver conquistato complessivamente 175 seggi nell’Assemblea Nazionale, composta da 300 membri. Secondo le stime dei media sudcoreani, un altro piccolo partito di opposizione liberale avrebbe ottenuto 12 seggi in base al sistema di rappresentanza proporzionale. Il People Power Party di Yoon e il suo partito satellite avrebbero ottenuto 109 seggi.

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